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Στοίχοι: Fabio Concato. Porcellone.

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Guardami un po' in faccia, porcellone, hai la faccia da maiale.
Ti ho visto nudo sul balcone, avanti ed indietro a passeggiare.
Forse sei convinto d'esser solo, non hai proprio pudore,
Se solo ti vedeva la mia bimba, che trauma, che orrore.
Non mi importa niente se c'e' caldo e tu ti senti scoppiare
E poi ti puo' vedere anche mia moglie, non me la puoi scioccare.
Mia moglie e' una santa e certe cose non le vuole vedere
E invece prendi il sole, te ne freghi e le mostri il sedere
Razza di porcello dove vivi, qui siamo a Milano;
Tutto il giorno nudo, t'ho scoperto anche con quella cosa in mano.
E' ingobile, davvero disgustoso, non hai il minimo rispetto,
La mia signora ormai soffre d'insonnia e si rigira nel letto.
Anche la mia bimba e' sconcertata, non riesce piu' a giocare,
A questo punto penso che qualcosa la debbo pure fare.
Non credo che sia necessario chiamar la Polizia,
Me la sbrighero' da sola, la cosa e' sola mia.
Mi armo di coraggio, attraverso e lo vado a trovare;
Quel porco maledetto in qualche modo me la deve pur pagare,
Pensa bene a quel che devo dire, suono il campanello
Sto per scaricargli un pugno in faccia, ma e' follemente bello.
Mi prende per la vita, mi aggredisce, mi bacia sulla bocca.
Io sto perdendo dolcemente i sensi, e' mano sapiente che mi tocca