Στοίχοι: Kj-Noone. Il Rap Del '93.
Io nel 93 ero gia in questa citta
senza amici ne speranze solo universita
ma milano mi ha respinto era tutto suo
con il buio stretto dentro e fuori brutto fluo
tra ragazzi di provincia noi si stava bene
una vita regolare tra mangiare e bere
poi un giorno fuori casa si fa tutto scuro
preferisci stare al chiuso andare sul sicuro
perche la gente fuori gia ti guarda male
l'aria e quasi morbo e il cielo fa cagare
il telefono non squilla con un nome amico
ti fai prendere dai dischi e pensi a qualche mito
cosa farebbe lui come starebbe lui
ho la testa cosi piena che la svuoterei
ma oggi non si fa oggi e solo blues
e non mollo perche a casa non ci torno piu
fortuna c'era il rap quello del 93
quello dei posti marci quello delle jam
ma quelle facce scure erano un po' tristi
gli occhi con la rabbia non li avevo mai visti
e le mie strofe erano vecchie il giorno dopo
la penna era sul foglio perche avevo uno scopo
ogni mia linea nuova sarebbe stata fuoco
era il mio gioco non potevo andare a vuoto
quindi colpivo duro passo dopo passo
se ci penso bene e da quei giorni che non mi rilasso
parlo di rime non della carriera
della voglia di restare in una scena vera
imparare a mirare dritto come un assassino
a sparare grossi calibri per rimanere vivo
fare crescere il mio nome farlo sentire in giro
i ragazzi nella festa adesso chiedono di rido
e quando butta bene il tempo gira in fretta
questa citta e mia e ci giro in bicicletta
che quasi quasi sai piglio la residenza
e se sto via mi manca non posso farne senza
se milano cambia io cresco con lei
e brutta come il male ma io me la farei
e me la sono fatta ma non si e data tutta
perche e una gran zozza ma non e alla frutta
e mi regala amici e con loro ci sto bene
vengono da fuori ma la citta ci tiene
sempre vicini almeno cosi possiamo evolvere
fare qualche soldo quanto basta per evadere
tutto con l'hip hop che ci fa stare bene ma
gira gira gira non e il suono di questa citta
va bene cosi non mi lamento piu
cerco solo un altro appiglio per andare su
senza amici ne speranze solo universita
ma milano mi ha respinto era tutto suo
con il buio stretto dentro e fuori brutto fluo
tra ragazzi di provincia noi si stava bene
una vita regolare tra mangiare e bere
poi un giorno fuori casa si fa tutto scuro
preferisci stare al chiuso andare sul sicuro
perche la gente fuori gia ti guarda male
l'aria e quasi morbo e il cielo fa cagare
il telefono non squilla con un nome amico
ti fai prendere dai dischi e pensi a qualche mito
cosa farebbe lui come starebbe lui
ho la testa cosi piena che la svuoterei
ma oggi non si fa oggi e solo blues
e non mollo perche a casa non ci torno piu
fortuna c'era il rap quello del 93
quello dei posti marci quello delle jam
ma quelle facce scure erano un po' tristi
gli occhi con la rabbia non li avevo mai visti
e le mie strofe erano vecchie il giorno dopo
la penna era sul foglio perche avevo uno scopo
ogni mia linea nuova sarebbe stata fuoco
era il mio gioco non potevo andare a vuoto
quindi colpivo duro passo dopo passo
se ci penso bene e da quei giorni che non mi rilasso
parlo di rime non della carriera
della voglia di restare in una scena vera
imparare a mirare dritto come un assassino
a sparare grossi calibri per rimanere vivo
fare crescere il mio nome farlo sentire in giro
i ragazzi nella festa adesso chiedono di rido
e quando butta bene il tempo gira in fretta
questa citta e mia e ci giro in bicicletta
che quasi quasi sai piglio la residenza
e se sto via mi manca non posso farne senza
se milano cambia io cresco con lei
e brutta come il male ma io me la farei
e me la sono fatta ma non si e data tutta
perche e una gran zozza ma non e alla frutta
e mi regala amici e con loro ci sto bene
vengono da fuori ma la citta ci tiene
sempre vicini almeno cosi possiamo evolvere
fare qualche soldo quanto basta per evadere
tutto con l'hip hop che ci fa stare bene ma
gira gira gira non e il suono di questa citta
va bene cosi non mi lamento piu
cerco solo un altro appiglio per andare su